Il coltello è uno degli strumenti più importanti creati dall’ uomo. Si tratta di uno strumento da lavoro che viene usato per tagliare. Sono stati trovati coltelli in molti siti archeologici, soprattutto nei luoghi adibiti alla preparazione degli alimenti. È uno dei pochi oggetti che viene prodotti in tutto il mondo e in tutte le culture dell’ Homo Sapiens.
Il coltello ha molti usi, tra i quali i più importanti sono sicuramente l’ uso domestico, l’ uso agricolo e l’ uso chirurgico. Si considerano coltelli anche i machete e i coltellini.
Da sempre, l’ uomo ha dedicato un’ attenzione particolare verso quegli oggetti che sono associati ai suoi bisogni primari. La storia del coltello è stata sempre coinvolta, in quanto con il passare del tempo sono cambiati i materiali della lama, la forma, il tipo di lama, il manico e la decorazione, oltre ovviamente all’ uso.
Nel Paleolitico, l’ uomo utilizzava affilati coltelli di pietra, osso o altri materiali duri, senza nessun manico in legno. Questo strumento aiutò gli erbivori ad utilizzare nuove fonti di sostentamento, permettendo di sfruttare le carcasse degli animali per recuperare la carne, in quanto i loro denti non erano disegnati per staccare la carne. Il coltello è sempre stato un attrezzo universale, utilizzato tanto da donne che da uomini, di origine aristocratica, borghese o plebea.
Le continue innovazioni aiutarono la gente a trovare e utilizzare i metalli, rendendo possibile l’ introduzione del bronzo e successivamente del ferro e dell’ acciaio. In seguito venne attribuito al coltello un valore artistico, da qui l’ utilizzo di materiali preziosi, gioielli e incisioni particolari. Questo utensile è sempre stato avvolto da un tocco di misticismo, il che portò ad usare il coltello per scopi ritualici e cerimoniali.
Più di due milioni e mezzo di anni fa, l’ Homo Habilis creò i primi attrezzi rudimentali. In seguito, circa due milioni di anni fa, vennero creati degli utensili che permettevano di rompere le ossa degli animali cacciati per raggiungere il midollo, ricco di grassi e di elementi nutritivi. Con il passare del tempo fece la sua comparsa l’ ascia da mano, di lunghezza di circa 15/30 cm e il cui peso oscillava da 40 gr a svariati kg. Sorprendentemente già in quei tempi era presente quello che oggi conosciamo come coltellino svizzero, un attrezzo che veniva usato per vari utilizzi.
La transizione dal Paleolitico al Neolitico dalle culture di cacciatori-raccoglitori a agricoltori sedentari con animali domestici e piante è stata sicuramente favorita dall’ evoluzione del coltello. Già più tardi con l’ Età del Bronzo cominciarono a usarsi strumenti in bronzo oltre a quelli di pietra. Nel 2600 a.C. gli Egizi furono in grado di produrre un coltello chirurgico di bronzo. Grazie alla sua resistenza e alla facilità di modellamento maggiore della pietra, il bronzo cominciò ad essere usato sempre con più frequenza fino a sostituire completamente la pietra. i manici dei coltelli furono fabbricati totalmente in metallo.
Già nell’ Età del Bronzo arrivò il coltello di ferro, che andò a rimpiazzare rapidamente il coltello di bronzo, in quanto presentava più vantaggi rispetto al precedente. Ad Ugarit (Siria) è stato trovato un coltello risalente al 1200 a.C. La lama è fatta in ferro, e il manico è decorato con argento. La metallurgia del ferro si prolungò fino al XII secolo, dando luogo ad una domanda costante, all’ aumento della prosperità e all’ introduzione di molte nuove tecniche per il rinnovamento del processo. Con il passare del tempo vennero implementate le forgie, che permisero un significativo aumento della produzione.
Uno dei grandi coltelli dell’ epoca fu il coltello per sacrifici (Secespita). I sacerdoti romani effettuavano sacrifici animali con tale coltello, che aveva una lama lunga e larga, quasi triangolare, con un manico corto e largo. In tutte quelle società nelle quali la religione richiedeva un sacrificio di sangue, si usava il coltello, mentre per il suicidio veniva utilizzata la spada. I coltelli in ferro non erano ben visti come coltelli di culto.
Nell’ Antichità esisteva una varietà di coltelli chirurgici. I medici di Ippocrate avevano proibito l’ uso del coltello, che era riservato solo al chirurgo. Gli strumenti erano generalmente fabbricati in bronzo, sebbene ce ne fosse qualcuno che aveva la lama in acciaio.
Nel Medioevo, in una tipica casa medievale erano presenti diversi tipi di coltelli, tuttavia gli invitati che andavano a mangiare a casa di un vicino o un parente si portavano i propri coltelli da casa, a differenza delle case dei nobili, nelle quali l’ invitato che si siedeva a mangiare trovava un coltello già posto sul tavolo. Il coltello non si utilizzava solo per tagliare la carne, ma anche per portarla alla bocca, rimpiazzando l’ abitudine di usare le mani per mangiare. Il coltello da tavola che tutti noi conosciamo e usiamo non ha una data di nascita, nel senso che è impossibile sapere quando fece la sua prima apparizione.
I coltelli da tavola si caratterizzano per il loro manico più corto e il disegno più sottile. Nel corso della storia il manico dei coltelli è passato ad avere adorni e decorazioni in oro o argento, a seconda dello status sociale.
Con l’ industrializzazione e la Rivoluzione Francese, il coltello subì forti ripercussioni; nuove tecniche industriali permisero la creazione di coltelli di qualità superiore con costi di produzione ridotti, e pian piano i coltelli fabbricati dai fabbri sparirono.
Già nel 1912 si sviluppa l’ acciaio inossidabile, che ha un maggior contenuto di cromo (dal 13% al 15%), che da un colore più brillante alla lama. I coltelli con lama in acciaio inossidabile resistono meglio alle influenze ambientali come l’ umidità. È il tipo di acciacio che più viene usato nella produzione di coltelli.